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Durata 12 Mesi:
dal 01-10-2020
al 30-09- 2021
Oltre il Silenzio
Accordo Stato-Regione Friuli V. G. - D. Lgs. 117, art. 72 (Codice Terzo Settore) - Anno 2019
Durata: dal 15 dicembre 2020 al 28 Febbraio 2022
Lavorare sul qui e ora, aiutare a sviluppare la resilienza individuale e sostenere gli anziani a regolare le risposte emotive all’interno della propria finestra di tolleranza stabilizzando ansia e paura a un livello funzionale, potrebbe avere la precedenza nel trattamento, a maggior ragione per quegli anziani che più di altri, sviluppano risposte di allarme o sintomatologia post traumatica, durante la fase di isolamento o al termine della quarantena.
Nel progetto intende riprendere le attività di volontariato individuando percorsi che possano garantire la presenza indipendentemente dalla gravità della situazione pandemica. Individuare strumenti (sia hardware che software) adatti a videoconferenze, formare operatori e anziani per momenti di connessione programmati e condivisi. Ciò significa la disposizione nelle strutture e presso alcune abitazioni di strumenti in grado di un Suono amplificato e stereo, in grado di riprodurre fedelmente le voci, ma anche i suoni ad una qualità fortemente diversa da quella del telefono/telefonino. Significa anche disporre di strumenti come il tablet che non sia usato solo come monitor e audio per i diversi incontri, ma anche strumento di condivisione come la tavola magica su cui più persone possono disegnare, interagire, creare e giocare. Questo significa anche la creazione di software in grado di accogliere nuove attività create appositamente a favore degli anziani. Creare nuove attività sulla rete ancora non pensate per anziani come giochi di gruppo, letture figurate e/o animate, stanze di conversazione, dirette per eventi di interesse per gli anziani (es. diretta Friuli doc) e uscite virtuali nei paesi degli anziani collegati.
Inoltre abbiamo pensato di istituire un numero verde per le persone più sole. Lo scopo è quello di essere un punto di riferimento per gli anziani più soli, ma anche di sentinella e “controllo” quotidiano degli stessi. Tutti i progetti dell’associazione Homaro includono un elemento di educazione e formazione continua che cerca di dare ai volontari nuove competenze.
Elemento Sperimentale: l’emergenza Covid e l’attenzione che delle associazioni in ambito di sicurezza sanitaria ha posto all’attenzione delle associazioni l’importanza di un impegno volontaristico svolto in totale sicurezza. Con la forte spinta di evoluzione che il lockdown ci ha portato vogliamo riprendere le nostre attività in maniera meno sprovveduta. La sicurezza dei nostri volontari a 360° senza lasciare più nulla al caso.
Dall’interpello nato in data 13-03-2014 che riguardava l’obbligo di relazione del documento dei rischi per i volontari da svolgere da parte delle associazioni di volontariato (ART. 17, COMMA 1 LETT. A), la commissione ha ribadito come il D. Lgs n. 81/2008 preveda significative responsabilità dell’associazioni equiparandole ad imprese famigliari e dispone l’applicazione dell’ART 21.
Dunque nel prevedere un percorso che tuteli la sicurezza dei volontari in ambito sanitario (COVID) reputiamo determinante cogliere tale momento per una valutazione complessiva del tema sicurezza, che oggi non è solo COVID.
Abbiamo così sviluppato un percorso per le associazioni di sensibilizzazione sulla sicurezza in ambito di impegno quali volontari. Evidentemente comparati a lavoratori, il nostro percorso cerca di ridurre i rischi che l’attività comporta per i volontari e le responsabilità ricadenti su presidenti e direttivi delle associazioni.
Durata 12 Mesi:
dal 01-10-2020
al 30-09- 2021
Nei Vostri occhi
Regione Friuli V. G. - Progettuali di particolare rilevanza 2020, ai sensi dell’art. 9, comma 1, lettera c) della legge regionale n. 23/2012
Durata: dal Agosto 2021 al Luglio 2022
Contesto: “Mille colori” è la prima evoluzione della nostra progettualità che intende esplorare in maniera più ampia e profonda il mondo del giovane volontario e dell’utente anziano.
Grazie anche i nostri partner oggi siamo in grado di offrire attività più ricche e complete a favore degli utenti del teritorio in cui operiamo.
Le attività si svolgeranno in tre fasi:
1. Promozione: la ricerca dei volontari delle scuole parte attraverso attività di sensibilizzazione all’impegno sociale e promozione del progetto. Vengono raccolte le adesioni dei giovani alle attività progettuali tra le scuole e i CAG del territorio.
2. Formazione: i ragazzi che aderiranno al progetto verranno formati da collaboratori che introdurranno le basi minime per poter svolgere attività di volontariato in strutture protette.
3. Attività: le attività a favore degli anziani saranno svolte:
-
Attività in strutture: si fonderanno su un programma di iniziative settimanali di animazione e compagnia rivolte all’anziano ospite di strutture protette. Le stesse saranno svolte dai ragazzi con l’aiuto di operatori dell’associazione e degli istituti di riposo che li accoglieranno.
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Attività Sperimentale: per la prima volta, grazie alle associazioni partner, svolgeremo attività anche sul territorio con iniziative che riguarderanno l’aggregazione e attività di ginnastica dolce e riabilitativa.
Durata 12 Mesi:
dal 01-10-2020
al 30-09- 2021
Mille Colori
Regione Friuli V. G. - Progettuali di particolare rilevanza 2020, ai sensi dell’art. 9, comma 1, lettera c) della legge regionale n. 23/2012
Durata: dal Agosto 2020 al Luglio 2021
Contesto: “Mille colori” è la prima evoluzione della nostra progettualità che intende esplorare in maniera più ampia e profonda il mondo del giovane volontario e dell’utente anziano.
Grazie anche i nostri partner oggi siamo in grado di offrire attività più ricche e complete a favore degli utenti del teritorio in cui operiamo.
Le attività si svolgeranno in tre fasi:
1. Promozione: la ricerca dei volontari delle scuole parte attraverso attività di sensibilizzazione all’impegno sociale e promozione del progetto. Vengono raccolte le adesioni dei giovani alle attività progettuali tra le scuole e i CAG del territorio.
2. Formazione: i ragazzi che aderiranno al progetto verranno formati da collaboratori che introdurranno le basi minime per poter svolgere attività di volontariato in strutture protette.
3. Attività: le attività a favore degli anziani saranno svolte:
-
Attività in strutture: si fonderanno su un programma di iniziative settimanali di animazione e compagnia rivolte all’anziano ospite di strutture protette. Le stesse saranno svolte dai ragazzi con l’aiuto di operatori dell’associazione e degli istituti di riposo che li accoglieranno.
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Attività Sperimentale: per la prima volta, grazie alle associazioni partner, svolgeremo attività anche sul territorio con iniziative che riguarderanno l’aggregazione e attività di ginnastica dolce e riabilitativa.
Durata 15 Mesi:
dal 01-09-2020 al 31-12-2021
Tra storia e... storie
Articolo 22, commi da 1 a 3, e 33, della legge regionale 22 marzo 2012, n. 5 (Legge per l’autonomia dei giovani e sul Fondo di garanzia per le loro opportunità).
Durata: dal 01 settembre 2020 al 31-12-2021
L'associazione Homaro, come realtà di volontariato giovanile, opera su tutto il territorio della regione Friuli Venezia Giulia con attività rivolte agli anziani. Il continuo (quotidiano) contatto tra giovani e anziani è l’elemento cardine di un progetto che cercherà di carpire le caratteristiche che connotano e contraddistinguono il nostro territorio.
In dieci anni l’Italia ha perso 100mila laureati. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istat il 53% degli italiani che si è trasferito all’estero nel 2018 è in possesso di un titolo di studio medio-alto: circa 33 mila diplomati e 29 mila laureati. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istat continua ad aumentare il numero degli italiani che cerca fortuna all’estero. Il tasso di emigratorietà più elevato si ha in Friuli-Venezia Giulia (4 italiani su
1.000 residenti)
In un contesto in cui tecnologia, globalizzazione e opportunità economiche continuano a ridisegnare radicate tradizioni e stili di vita è importante costruire una forte rete di consapevolezze e conoscenze che ancorino di valori e conoscenze i ragazzi del nostro territorio. Questo reputiamo sia necessario in quanto non si vuole precludere ai ragazzi esperienze che possono essere vissute all'estero, ma creare almeno le premesse perché i ragazzi rimanghino o almeno mantenghino sempre forte il legame con le proprie terre.
Territori diVersi vuole dare un’opportunità ai ragazzi di conoscere, ma forse ancora di più di riconoscersi nei volti delle persone, nei colori del trritorio e negli accenti delle nostre parlate e cogliere le infinite sfumatore delle nostre storie e della nostra cultura.
Prima comprendere per poi rielaborare e pubblicare non solo le interviste e i risultati raccolti, ma anche gli elaborati dei ragazzi che dogranno essere in grado di cogliere l’ideale staffetta ed essere i testimoni di un Frilu V. G. che si modifica e cambia, ma sa anche conservare la propria anima.
Periodo
2019/2020
Luoghi diVersi
21 marzo 2016 -20 marzo 2017
Progetto fiananziato da:
Regione Friuli Venezia Giulia
La curiosità vien ascoltando e più si conosce più si vuol sapere. Coniugando questi due concetti è nato il progetto che potesse avvicinare i giovani volontari al territorio in cui risiedono e farglielo vivere e conoscere per davvero. Farli interagire e raccogliere le memorie del vissuto degli ospiti delle strutture protette, testimoni vividi è stato il “match” al centro del progetto.
Con l'atteggiamento di chi si approccia ad un territorio non conosciuto, come durante un'esperienza di studio all'estero, i giovani volontari hanno potuto apprendere da coloro che in prima persona hanno vissuto e plasmato il territorio in cui vivono, la storia e le vicissitudini di questa terra. Comprenderne dunque la complessità di oggi e le radici di questo pezzetto d'Europa, condividendone valori e scoprendone i potenziali.
21 marzo 2016 -20 marzo 2017
Il Confine InEsitente
21 marzo 2016 -20 marzo 2017
Progetto fiananziato da:
Regione Friuli Venezia Giulia
Francis Bacon affermava. ““Se un uomo è gentile con uno straniero, mostra d'essere cittadino del mondo, e il cuor suo non è un'isola, staccata dalle altre, ma un continente che le riunisce”. Questa citazione racchiude l’essenza del principio di “cittadinanza attiva”, intesa come la presa di coscienza da parte dell’individuo di non essere solo membro di una collettività, ma protagonista dinamico ad un livello più ampio, quello d’Europa. Il Friuli Venezia Giulia si presenta storicamente come area di confine, anzi di confini, in quanto diverse sono state le demarcazioni nel tempo, alcune immaginarie, altre reali che hanno portato la popolazione locale a una costante tensione tra apertura e chiusura culturali. Su questa eco il progetto “Il confine (In) esistente” presentato dall’associazione giovanile Homaro si concentra sulla percezione del confine da parte degli abitanti odierni della Regione focalizzando l’attenzione sui giovani. Provenienti da associazioni e realtà scolastiche regionali, i beneficiari del progetto vengono identificati come lettori privilegiati della situazione del Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo primario riguarda l’analisi dell’evoluzione del concetto di confine, in senso geografico, culturale e linguistico, facendo riferimento a dei portavoce preferenziali sull’argomento: i giovani di ieri. Provenienti da case di riposo e associazioni, gli anziani locali forniranno ai giovani, tramite interviste strutturate, le idee e le impressioni sulla frontiera di decenni fa; lo stesso faranno le minoranze locali dell’area giuliana che descriveranno il punto di vista dell’ “altro”, lo straniero, in un contesto in cui la salvaguardia della propria identità si configurava come unica risposta a un confine mobile e incerto. Questi incontri non solo permetteranno ai ragazzi di imparare a conoscere le realtà in cui gli anziani, parte fondante della nostra società e oggi in una posizione marginale, vivono, ma anche a contestualizzare criticamente, storicamente e culturalmente, i progressi della coscienza europea. Diverse uscite, infatti, faranno da corollario alle interviste che si svolgeranno in contesti protetti. Visitando i luoghi percorsi dal confine italo-sloveno, i giovani potranno ricostruire la storia del loro territorio e della linea di separazione attraverso gli occhi di chi, sulla propria pelle, ha vissuto quei momenti, entrando in contatto con un modo di vedere il cittadino diametralmente opposto all’idea che oggi possediamo. Il collasso dei confini dopo Schengen, ha portato ai giovani un’ottica di grande respiro, un approccio cosmopolita e una visione di Europa unita. Il percorso per giungere a questo punto non è stato semplice ed immediato. il progetto si propone quindi la valorizzazione del percorso verso la cittadinanza attiva europea: non solo i giovani sono parte della comunità dell’Europa, ma la conoscono, imparano il proprio locale per saper leggere il “globale”; superano le barrire intergenerazionali e interetniche a favore dell’appartenenza europea comune. I risultati del progetto e le informazioni raccolte dai giovani saranno oggetto di una serata di informazione rivolta all’intera cittadinanza, assieme a un libro che raccoglierà le testimonianze, le esperienze, e le impressioni dei partecipanti in un’ottica evolutiva, fino a raggiungere l’odierna idea di confine. Conoscendo le proprie radici, i ragazzi potranno procedere ad un’analisi comparativa tra Friuli Venezia-Giulia e la Comunità Europea per ottenere il background fondante della loro partecipazione alla vita pubblica in senso ampio. In tal senso i giovani si renderanno conto del vero significato di essere “cittadini attivi”: conoscere il locale e partecipare alla vita civica per comprendere il globale, quella rete infinita di diritti/doveri e di impegno politico che non intrappola, ma salva.
Periodo
2019/2020
Solidarietà e Lavoro
Novembre 2016 - Dicembre 2017
Progetto fiananziato da:
CSV FVG
Destinatari sono gli studenti delle classi III e IV che desiderano avere un’esperienza diretta nel mondo dell’assistenza e del volontariato sociale che possa arricchire loro di nuove consapevolezze lavorative e personali.
Un’esperienza particolarmente importante poi per chi possa immaginare il proprio futuro lavorativo all’interno di un contesto straordinariamente dinamico e in continua creascita.
Grazie a convenzioni con diverse strutture protette del territorio Udinese abbiamo accolto 12 ragazze dell'Istituto "Uccellis" di Udine e svolto un percorso formativo ed esperenziale.
Oggi le ragazze dopo un periodo trascorso al Sant'Anna di Cussignacco, stanno svolgendo attività presso il CARIS di Udine.
Il progetto terminerà a Giugno.
Periodo
2019/2020
Fly Up
15 Luglio 2015 - 30 Aprile 2017
Progetto fiananziato da:
Regione Friuli Venezia Giulia
Un incontro intergenerazionale che sfocia nel mutuo aiuto tra giovani e anziani che nei loro percorsi di vita s’incontrano, dialogano e crescono insieme. I giovani dunque sono protagonisti di un volontariato sociale che solo nel 2014 aveva già coinvolto 80 ragazzi e ragazze impegnandoli settimanalmente presso case di riposo a favore di chi è più solo ed emarginato.Grazie al Contributo della Fondazione CRUP (oggi Friuli) si è voluto disegnare un un nuovo percorso in parte vissuto dall'associazione nell'esperienza 2014/2015 ed estenderlo ad un territorio più grande, la provincia di udine e toccare per la prima volta anche la provincia di Pordenone.Con Fly-Up potremo garantire una programmazione ricca e completa per gli anziani e disabili ospiti in strutture, composta da appuntamenti culturali (forum cinema, letture), animazione/compagnia (musica, balli, canti, recite), momenti di accompagnamento esterno (uscite esterne, caffe al bar, passeggiate al parco….) e alcuni corsi (pittura, trucco e cucina).Il nostro intento è di superare i 150 ragazzi coinvolti in attività di progetto per un complessivo di almeno 10 appuntamenti settimanali presso 7 strutture protette di Pordenone e Udine.Questo richiederà un percorso di sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole superiori (promozione del volontariato), una puntuale strutturazione degli appuntamenti presso le case di riposo ed un gruppo di animatori di provata esperienza che possa accompagnare e guidare i ragazzi negli appuntamenti.Per una più consapevole e produttiva esperienza di volontariato dei ragazzi saranno anche organizzati dei corsi formativi finanziati dal Centro servizi per il Volontariato FVG che daranno ai giovani gli strumenti più idonei per svolgere le loro attività.
Periodo
2019/2020
Pontes
15.dicembre.2015 al 15 giugno 2016
Progetto fiananziato da:
Regione Friuli Venezia Giulia
L’obiettivo del progetto riguarda la compartecipazione di tre gruppi sociali generalmente distinti ad attività volte a incrementare l’inclusione sociale di individui spesso emarginati come, ad esempio, gli anziani o gli stranieri, nel contesto socio-culturale del territorio, incentivando in tal senso la partecipazione civile e attiva dei giovani nell’ambito del volontariato. Gli studenti parteciperanno all’iniziativa usufruendo delle loro conoscenze teoriche e linguistiche per, da un lato, appianare le diversità socio-linguistiche, dall’altro, potranno applicare sul campo le competenze acquisite in sede scolastica.
Saranno proposte tre tipologie di attività gestite attivamente dai partecipanti al progetto. Gli anziani forniranno una chiave di lettura socio-culturale utile e necessaria per la condivisione di esperienze sia con i giovani che con gli stranieri; i ragazzi si cimenteranno nell’appianare le diversità linguistico-culturali per favorire un’agile comunicazione tra gli altri due gruppi; gli stranieri favoriranno un’apertura conoscitiva nei confronti di temi ini ambito internazionale, mettendo in contatto gli anziani e i giovani con realtà diverse dal punto di vista cuturale, linguistico e sociale, in un contesto globale estremamente dinamico.
Tali attività si svolgeranno con cadenza settimanale per tutta la durata del progetto, preferibilmente in orario pomeridiano. Una volta al mese i gruppi di lavoro delle due province si incontreranno, con alternanza tra Udine e Gorizia, per un bilancio regolare delle attività e dei risultati ottenuti e al termine dell’intero progetto verrà dedicata una giornata per delineare gli obiettivi raggiunti come valutazione finale del complesso di attività organizzate.